VISA

V.I.S.A.


Visualizing Innovative and Social Artworks

Asse I del POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020

Regione Calabria

 

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Il progetto V.I.S.A, finanziato nell’ambito dell’Asse I del POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020, è stato ideato per rispondere alla sfida lanciata dal Ministero dei Beni Culturali sull’uso del digitale come strumento privilegiato di comunicazione e di fruizione delle opere d’arte, per la definizione di uno spazio museale 3.0.

Il progetto di R&S, di cui NAOS Lab è il soggetto capofila proponente, è stato realizzato in partenariato con il Dipartimento Architettura e Territorio (D’ArTe) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, RD Tech Snc e Demoskopika.

Attraverso la realizzazione di diverse tipologie di applicazioni, la NAOS ha contribuito, con il supporto delle odierne tecnologie, a migliorare le proposte di fruizione di 6 diversi dimostratori, quali il Codice Romano Carratelli, il Museo Archeologico Nazionale Vito Capialbi di Vibo Valentia, il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri, il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, la collezione Jerace nel Comune di Polistena.

Codice Romano Carratelli: attraverso un processo di ricerche bibliografiche e archivistiche è stata realizzata la mappatura delle principali torri menzionate nel codice tardo cinquecentesco. Tramite l’impiego di droni per i rilievi e della computer grafica sono state modellate in 3D tali torre fruibili, attraverso una mappa digitale, con visori e applicazione touch. Per approcciare anche un pubblico più giovane al progetto è stato realizzato un fumetto, sfogliabile in realtà aumentata.

Museo Archeologico Nazionale Vito Capialbi: per il potenziamento dell’offerta didattico-formativa del Museo Archeologico è stata implementata un’app di fruizione a sostegno del percorso di visita, che restituisce la virtualizzazione di tutti gli ambienti e offre schede di approfondimento delle varie sezioni espositive. Per una lettura completa e integrale dei reperti sono state acquisite, con modellazione 3D, le ceramiche più rappresentative della collezione e l’intero monetiere, ora esplorabili e manipolabili attraverso dispositivi tablet e applicazioni scaricabili dai principali store. Particolare enfasi è stata riservata alla complessa acquisizione e alla valorizzazione del reperto senz’altro più prezioso, la laminetta aurea con iscrizione orfica, che diventa adesso manipolabile virtualmente e leggibile nella sua interezza.

Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri: l’intervento più importante per il museo locrese si è concretizzato nella ricostruzione virtuale dell’intera area del Parco archeologico grazie all’ausilio di acquisizioni in fotogrammetria delle immagini catturate con droni; in particolare sono stati ricostruiti virtualmente anche gli ambienti delle terme romane obliterate dalle fondazioni del Casino Macrì.

Museo dei Brettii e degli Enotri: per il museo cosentino si è provveduto all’acquisizione dell’intero monetiere, adesso fruibile dagli utenti in versione digitale per mezzo di tablet presenti in loco; i reperti così acquisiti in modalità 3D diventano oggetti manipolabili e facili da interrogare grazie alle didascalie di approfondimento.

La collezione Jerace: in occasione dell’inaugurazione della casa-museo dello scultore Francesco Jerace, nativo di Polistena, l’azienda ha realizzato un percorso di fruizione delle opere tramite tecnologia beacon.

 

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